diagnostica e tecnologie per i beni culturali Progetto Bilaterale Italia-Serbia All'interno dell'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica Italiana e Governo della Repubblica Serba, la  Direzione Generale per la Promozione Paese (Economia, Cultura e Scienza) - Unità per la cooperazione scientifica e tecnologica del Ministero  italiano degli Affari Esteri e il Ministero dell'Istruzione, della Scienza e lo sviluppo tecnologico della Repubblica Serba hanno deciso di finanziare il  progetto bilaterale di ricerca su Tecnologie Applicate ai Beni Culturali dal titolo "Progettazione e Sviluppo di due strumenti portatili innovativi per  analisi sui Beni Culturali: Scanner XRF portatile e XRD portatile" oltre a promuovere lo sviluppo di una rete tra diversi gruppi di ricerca italiani e  serbi.   I due gruppi di ricerca sono composti da cinque ricercatori provenienti dall' Italia coordinati da Stefano Ridolfi e quattro ricercatori provenienti dalla  Serbia coordinati da Maja Gajic-Kvascev. Le istituzioni che partecipano a questo progetto sono Ars Mensurae-Roma, Università di Belgrado, Vinca  Istituto di Scienze Nucleari, Sapienza-Roma. Le istituzioni coinvolte nella diffusione dei risultati del progetto sono la Galleria Matica Srpska-Novi  Sad, il Museo Nazionale di Belgrado e la Galleria Nazionale di Perugia.  Al giorno d'oggi la necessità di sistemi portatili per le analisi non distruttive dei Beni Culturali ha avuto grande consapevolezza tra gli addetti ai lavori.  L'obiettivo del progetto è lo sviluppo e l'attuazione di due strumenti portatili innovativi per le analisi degli oggetti del patrimonio culturale.  Ciascuno dei partecipanti saprà progettare uno strumento innovativo anche grazie al know-how della controparte. La squadra italiana costruirà uno  scanner XRF portatile, mentre la squadra serba costruirà un sistema XRD portatile. Le università coinvolte nel progetto faranno una supervisione  scientifica e garantiranno l'accuratezza scientifica del progetto.  Gli esperti d'arte (storici dell'arte e restauratori) saranno gli utenti finali dei nuovi strumenti che saranno testati su problemi e oggetti artistici messi  appositamente a disposizione del progetto. La presenza degli utenti finali nel progetto garantisce che lo sviluppo di nuovi strumenti risulti utile ed  operativo.  Alla fine del progetto ogni squadra possiederà uno strumento ed i piani operativi del secondo. Una pubblicazione sarà stampata con i risultati del  progetto e gli studi sui capolavori appartenenti alla Galleria Matica Srpska-Novi Sad, il Museo Nazionale di Belgrado e la Galleria Nazionale di  Perugia.  Team   italiano:  Coordinatore: Stefano Ridolfi  Restauratrice: Ilaria Carocci  Ingegnere senior: Giampiero Sindoni  Tecnologo per i Beni Culturali: Susanna Crescenzi  Università di Roma Sapienza: professore ordinario Giovanni E. Gigante  Soprintendenza BSAE Umbria: Soprintendente dottor Fabio De Chirico    Team    serbo:  Coordinatore: Maja Gajic Kvascev  Ricercatore scientifico Vinca: Velibor Andric Conservatore: Daniela Korolija Crkvenjakov della Galleria di Matica Srpska  Chimico per i Beni Culturali: Milica Maric Stojanovic del Museo Nazionale di Belgrado  Nella prima parte del progetto (primo anno) si sono progettati e sviluppati i due prototipi e si è fatta disseminazione.  Nella seconda parte del progetto (secondo anno) si perfezioneranno i due prototipi con prove reali e non simulate, si studieranno vere opere d'arte e  si continuerà ad effettuare disseminazione.  Le immagini riportano alcuni momenti del workshop LANTERNA tenuto a Novi Sad in Serbia.